Informazioni sull'artista

Theo Triantafyllidis (classe1 988, Atene, Grecia) è un artista noto per la progettazione di spazi virtuali e le interfacce tramite cui il corpo umano può accedervi. Crea mondi estesi e sistemi complessi in cui il virtuale e il fisico si combinano in modi inspiegabili, assurdi e poetici. Questi si manifestano spesso come performance, oppure come esperienze virtuali o in realtà aumentata, o ancora giochi e installazioni interattive. Sfrutta interazioni impacciate e stati fisici precari per invitare il pubblico a impersonare, interagire con e sfidare queste realtà alternative.

Attraverso la lente della monster theory, analizza temi di isolamento, sessualità e violenza, nelle loro estremità più viscerali. Propone umorismo computazionale e improvvisazione tramite IA come risposta all’agenda dell’industria tecnologica. Tenta di rendere qualcosa alle comunità dell’online e del gaming, che considera sia l’ispirazione sia il contesto per il suo lavoro, mantenendo un ruolo attivo sia come partecipante che come contributore. Ha ottenuto un MFA presso UCLA, Design Media Arts e un Diploma di Architettura presso la National Technical University di Atene. Le sue opere sono state esibite in musei, tra cui l’Hammer Museum di Los Angeles e l’NRW Forum di Düsseldorf, in Germania, e anche in numerose gallerie, come la Meredith Rosen Gallery, la Breeder, Sargent’s Daughters e la Young Projects. Ha fatto parte dell’Hyper Pavillion alla Biennale di Venezia (2017) e anche alla Biennale di Atene (2018): ANTI-. Theo Triantafyllidis vive e lavora a Los Angeles.

Theo Triantafyllidis (classe1 988, Atene, Grecia) è un artista noto per la progettazione di spazi virtuali e le interfacce tramite cui il corpo umano può accedervi. Crea mondi estesi e sistemi complessi in cui il virtuale e il fisico si combinano in modi inspiegabili, assurdi e poetici. Questi si manifestano spesso come performance, oppure come esperienze virtuali o in realtà aumentata, o ancora giochi e installazioni interattive. Sfrutta interazioni impacciate e stati fisici precari per invitare il pubblico a impersonare, interagire con e sfidare queste realtà alternative.

Attraverso la lente della monster theory, analizza temi di isolamento, sessualità e violenza, nelle loro estremità più viscerali. Propone umorismo computazionale e improvvisazione tramite IA come risposta all’agenda dell’industria tecnologica. Tenta di rendere qualcosa alle comunità dell’online e del gaming, che considera sia l’ispirazione sia il contesto per il suo lavoro, mantenendo un ruolo attivo sia come partecipante che come contributore. Ha ottenuto un MFA presso UCLA, Design Media Arts e un Diploma di Architettura presso la National Technical University di Atene. Le sue opere sono state esibite in musei, tra cui l’Hammer Museum di Los Angeles e l’NRW Forum di Düsseldorf, in Germania, e anche in numerose gallerie, come la Meredith Rosen Gallery, la Breeder, Sargent’s Daughters e la Young Projects. Ha fatto parte dell’Hyper Pavillion alla Biennale di Venezia (2017) e anche alla Biennale di Atene (2018): ANTI-. Theo Triantafyllidis vive e lavora a Los Angeles.

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Maggiori informazioni sulle opere disponibili di questo artista.




    Ritratto
    Portrait, Theo Triantafyllidis
    Theo Triantafyllidis, Radicalization Pipeline, 2021, Photo The Knack Studio, Courtesy the artist and NOVO – Eduardo Secci Milano_1
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