- Daria Dmytrenko
Who’s Afraid of the Dark
La Galleria SECCI, nella sua sede di Milano, in Via Olmetto 1, è lieta di annunciare la mostra “Who’s Afraid of the Dark”, una nuova personale di DARIA DMYTRENKO, che conferma la consolidata collaborazione con la Galleria, a cura di Chiara Guidi, che si inaugura Giovedì 19 SETTEMBRE alle ore 18.00.
In questo nuovo progetto espositivo, l’artista ucraina, oggi residente a Venezia, realizza un grande intervento pittorico site specific che si ramifica come un ininterrotto wall painting. Come i tratti del nostro subconscio, costellerà ogni parete, e creerà un nuovo paesaggio su cui installare i suoi pastosi e immersivi dipinti, i quali ribadiscono un unico tema: l’incombente senso del buio, che per l’artista, oltre che un sentimento di timore, diviene la sua principale ispirazione.
Si tratta di un buio letterario e visivo, che appartiene ai notturni, alle coscienze sopite e contemporaneamente istigate al sogno. Una magnetica velatura onirica che scalfisce ragioni a favore delle emozioni primarie, come la minaccia che tende l’agguato alla coscienza e genera le paure per animali fantastici e inquietanti: presenze che si manifestano come lampi improvvisi nei suoi quadri.
A cento anni esatti dal primo Manifesto Surrealista, Daria Dmytrenko, non solo mantiene viva la sua continuità attraverso le maggiori protagoniste (Leonor Fini, Leonora Carrington) che sono state le grandi pioniere del femminismo, ma dimostra la validità inesauribile di questa Avanguardia.
Nella sua pittura e proprio nel suo stretto lato dark, l’artista tiene un flusso di attualità surrealista priva di ogni forma di accademia e di epigonismo, ma una convinta e fermentata formazione che aderisce alla sua scelta estetica e intellettuale.
La Galleria SECCI, nella sua sede di Milano, in Via Olmetto 1, è lieta di annunciare la mostra “Who’s Afraid of the Dark”, una nuova personale di DARIA DMYTRENKO, che conferma la consolidata collaborazione con la Galleria, a cura di Chiara Guidi, che si inaugura Giovedì 19 SETTEMBRE alle ore 18.00.
In questo nuovo progetto espositivo, l’artista ucraina, oggi residente a Venezia, realizza un grande intervento pittorico site specific che si ramifica come un ininterrotto wall painting. Come i tratti del nostro subconscio, costellerà ogni parete, e creerà un nuovo paesaggio su cui installare i suoi pastosi e immersivi dipinti, i quali ribadiscono un unico tema: l’incombente senso del buio, che per l’artista, oltre che un sentimento di timore, diviene la sua principale ispirazione.
Si tratta di un buio letterario e visivo, che appartiene ai notturni, alle coscienze sopite e contemporaneamente istigate al sogno. Una magnetica velatura onirica che scalfisce ragioni a favore delle emozioni primarie, come la minaccia che tende l’agguato alla coscienza e genera le paure per animali fantastici e inquietanti: presenze che si manifestano come lampi improvvisi nei suoi quadri.
A cento anni esatti dal primo Manifesto Surrealista, Daria Dmytrenko, non solo mantiene viva la sua continuità attraverso le maggiori protagoniste (Leonor Fini, Leonora Carrington) che sono state le grandi pioniere del femminismo, ma dimostra la validità inesauribile di questa Avanguardia.
Nella sua pittura e proprio nel suo stretto lato dark, l’artista tiene un flusso di attualità surrealista priva di ogni forma di accademia e di epigonismo, ma una convinta e fermentata formazione che aderisce alla sua scelta estetica e intellettuale.
- Daria Dmytrenko, Spirits of Blue MontainOil on canvas
300 x 200 cm
118 1/8 x 78 3/4 in - Daria Dmytrenko, Melancholy valley
- Daria Dmytrenko, Tender creature, 2024
- Daria Dmytrenko, Gloomy Cave soul, 2024