Art Brussels
Informazioni sul booth

Eduardo Secci è lieto di annunciare la sua partecipazione ad Art Brussels dal 28 aprile al 1° maggio 2022.

Nell’edizione di quest’anno, la galleria parteciperà con due diversi stand: Eduardo Secci farà parte della Main Section, mentre NOVO, lo spazio sperimentale della galleria, sarà presente nella Solo Section.

All’interno dello stand di Eduardo Secci, una selezione di artisti moderni e contemporanei dialogherà tra loro. Da un lato, una pletora di artisti moderni come Giò Pomodoro, Joan Witek, Jack Tworkov ed Enrico Castellani, dall’altro le opere di Radu Oreian, Joshua Hagler e Mateusz Chorobski.

Eduardo Secci si trova allo Stand #C83

Nella sezione Solo, il nostro spazio sperimentale NOVO presenterà la mostra personale di Bea Bonafini “Where the Primitive one becomes two”.

Il nuovo corpus di opere, che comprende arazzi di seta di bambù lavorati a mano e una nuova serie di dipinti su sughero, mette lo spettatore di fronte a corpi vorticosi, figure fantastiche, che si dissolvono in una pozza di molteplicità – un immaginario popolato da sagome evanescenti che richiamano il primordiale e che collocano delicatamente l’osservatore in un’atmosfera surreale in cui la sensibilità estetica interseca le possibilità materiali dell’artigianato.

Eduardo Secci è lieto di annunciare la sua partecipazione ad Art Brussels dal 28 aprile al 1° maggio 2022.

Nell’edizione di quest’anno, la galleria parteciperà con due diversi stand: Eduardo Secci farà parte della Main Section, mentre NOVO, lo spazio sperimentale della galleria, sarà presente nella Solo Section.

All’interno dello stand di Eduardo Secci, una selezione di artisti moderni e contemporanei dialogherà tra loro. Da un lato, una pletora di artisti moderni come Giò Pomodoro, Joan Witek, Jack Tworkov ed Enrico Castellani, dall’altro le opere di Radu Oreian, Joshua Hagler e Mateusz Chorobski.

Eduardo Secci si trova allo Stand #C83

Nella sezione Solo, il nostro spazio sperimentale NOVO presenterà la mostra personale di Bea Bonafini “Where the Primitive one becomes two”.

Il nuovo corpus di opere, che comprende arazzi di seta di bambù lavorati a mano e una nuova serie di dipinti su sughero, mette lo spettatore di fronte a corpi vorticosi, figure fantastiche, che si dissolvono in una pozza di molteplicità – un immaginario popolato da sagome evanescenti che richiamano il primordiale e che collocano delicatamente l’osservatore in un’atmosfera surreale in cui la sensibilità estetica interseca le possibilità materiali dell’artigianato.

Dettagli sulla fiera
Condividi
Per ulteriori informazioni o richieste, e-mail qui sotto.




    Iscriviti alla nostra mailing list per aggiornamenti sui nostri artisti, mostre, eventi e altro ancora.
    Iscriviti