Informazioni sulla mostra

La Galleria Eduardo Secci è lieta di annunciare la prima mostra personale di Thameur Mejri a Milano, che aprirà presso NOVO in Via Olmetto il 17 novembre 2022. La mostra, curata da Pier Paolo Pancotto nello spazio sperimentale indipendente della galleria, si terrà fino al 4 febbraio 2023.

Conosciuto per le sue composizioni complesse ma equilibrate e per la destrutturazione dei corpi umani, Thameur Mejri, attraverso le sue opere, esplora una visione politica e critica della società tunisina, impegnando al contempo la responsabilità dell’artista nei confronti delle questioni contemporanee. La sua precisa e prolifica iconografia costituisce un dispositivo critico del nostro rapporto con gli oggetti e i simboli che ci circondano nella vita quotidiana e che impongono, in modo più o meno consapevole, alcune forme di alienazione.

In questa nuova serie di opere, l’artista ha cercato di mantenere alcune costanti, in particolare l’attenzione al corpo umano, che si carica di una potente interpretazione politica che finora ha ampiamente sviluppato, soprattutto nei dipinti di grande formato. Si nota tuttavia un cambiamento nell’espressione di questo corpo politico. Si tratta ora anche di questioni esistenziali e metafisiche che occupano l’artista. Ma la riflessione principale che l’autore porta avanti è ancora quella di lavorare per decostruire i rapporti di potere e di dominio che strutturano le società contemporanee, individuando in particolare il capitalismo e le ideologie tradizionali che ne fanno gli strumenti di controllo. In questi nuovi dipinti vengono decostruiti temi come l’amore, il desiderio e la psicologia umana.

Questa nuova serie di lavori è strettamente alle domande che Thameur si pone sugli esseri umani e sui loro comportamenti.
Con un certo grado di violenza, sia in termini di composizione dei suoi dipinti che nel vocabolario pittorico utilizzato, Thameur tenta di decostruire i meccanismi di potere e controllo messi in atto dai sistemi politici, economici, culturali e religiosi della Tunisia e, per estensione, del Nord Africa.

La Galleria Eduardo Secci è lieta di annunciare la prima mostra personale di Thameur Mejri a Milano, che aprirà presso NOVO in Via Olmetto il 17 novembre 2022. La mostra, curata da Pier Paolo Pancotto nello spazio sperimentale indipendente della galleria, si terrà fino al 4 febbraio 2023.

Conosciuto per le sue composizioni complesse ma equilibrate e per la destrutturazione dei corpi umani, Thameur Mejri, attraverso le sue opere, esplora una visione politica e critica della società tunisina, impegnando al contempo la responsabilità dell’artista nei confronti delle questioni contemporanee. La sua precisa e prolifica iconografia costituisce un dispositivo critico del nostro rapporto con gli oggetti e i simboli che ci circondano nella vita quotidiana e che impongono, in modo più o meno consapevole, alcune forme di alienazione.

In questa nuova serie di opere, l’artista ha cercato di mantenere alcune costanti, in particolare l’attenzione al corpo umano, che si carica di una potente interpretazione politica che finora ha ampiamente sviluppato, soprattutto nei dipinti di grande formato. Si nota tuttavia un cambiamento nell’espressione di questo corpo politico. Si tratta ora anche di questioni esistenziali e metafisiche che occupano l’artista. Ma la riflessione principale che l’autore porta avanti è ancora quella di lavorare per decostruire i rapporti di potere e di dominio che strutturano le società contemporanee, individuando in particolare il capitalismo e le ideologie tradizionali che ne fanno gli strumenti di controllo. In questi nuovi dipinti vengono decostruiti temi come l’amore, il desiderio e la psicologia umana.

Questa nuova serie di lavori è strettamente alle domande che Thameur si pone sugli esseri umani e sui loro comportamenti.
Con un certo grado di violenza, sia in termini di composizione dei suoi dipinti che nel vocabolario pittorico utilizzato, Thameur tenta di decostruire i meccanismi di potere e controllo messi in atto dai sistemi politici, economici, culturali e religiosi della Tunisia e, per estensione, del Nord Africa.

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